PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA - VIA PO, 45 - 10124 TORINO - TEL. 011 817 14 23

orario messe - orario confessioni - orario ufficio

HOME

5/4/20 - Domenica delle PALME anno A


Domenica strana, e speriamo unica, quella che ci è data di sperimentare in questo 2020, delle Palme. Verrebbe da condividere, perché anche se distanti ci unisce, la paura con venature di isteria del presente e incertezza per l'immediato futuro se non fossimo resi stabili dalla certezza che non viene da noi ma ci è garantita dalla Parola di Dio che non mente: "Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio" (Rm. 8) e si sanno amati da Lui. Siamo dunque riportati a quanto niente e nessuno ci può rubare: né la mancanza dei riti, delle usanze di questo giorno di festa, né il rallentarsi della vita rinchiusa nelle pareti domestiche. Anzi! Siamo condotti a constatare come facilmente giudichiamo normali, dovute cose, momenti sociali, religiosi che avrebbero meritato più interiorità, spiritualità, partecipazione umana, occasione di rinnovata fiducia e siamo spinti, quando tutto finirà, a vedere quanto sia bello non solo essere liberi di… ma liberi da e soprattutto liberi per…
Raccogliamo dunque il senso di questa domenica a-liturgica ma non per questo a-spirituale. La processione delle Palme. Sapere che non siamo un popolo di criceti che, in gabbia, girano in tondo ma un popolo in cammino con una meta da raggiungere; meta non solo di una più responsabile politica, una più partecipata giustizia economica, una cultura da assaporare e fare nostra. La Terra Nuova, la Patria è la meta che Dio ha sognato per noi: il Cielo che la morte di Cristo ci ha guadagnato. Per questo Gesù entra in Gerusalemme non su un cavallo da guerra, ma un asinello che dice lavoro, impegno, pace nel presente, garanzia di una Pace che è suo dono e che l'ulivo in mano rappresenta come gente amata da Dio, risposta ad ogni desiderio autentico dell'uomo. Il nostro camminare sulla via della vita incrocia la via che Cristo ha scelto per prendere su di sé i nostri fallimenti, i nostri egoismi, il nostro stesso morire perché ritornassimo liberi: la Via della Croce.
Leggiamo la Passione secondo Matteo. Tra i tanti volti, voci, drammi, leggeremo in filigrana la nostra esistenza personale e comunitaria. È davvero la narrazione in sintesi del dramma umano il cui finale però è l'attesa, la speranza certa, del Giorno di Dio: la Risurrezione di Gesù ci è data come forza per superare ogni paura, sapere che la forza che Egli ci dà è più sicura di ogni nostra tentazione di venir meno per via. Specchiamoci nel Protagonista-Gesù. Davvero Egli, Dio, ha condiviso ogni nostra fragilità, ogni solitudine, tradimento e perfino il lancinante dubbio di essere abbandonato dal Padre. E sarà nostro il suo grido di Crocifisso divenuto consegna a Colui che dice: "Ecco, io faccio nuove tutte le cose".

5/4/20

Letture: Is 50,4-7; Sal.21; Fil 2,6-11; Mt 26,14-27,66


Torna alla pagina iniziale
Visualizza tutte le omelie


don Ezio Stermieri
Le omelie