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15/11/20 - XXXIII Domenica t.o. anno A


Giornata importante per te Alberto, Ludovico, Mariasole, oggi domenica 15 novembre e se quanto sta per succedere, la Cresima, non è una "cosa", un rito che vi introduce nella nuova età dell'adolescenza, ma un incontro, anche decisiva!
Quello che abbiamo sentito nel Vangelo detto da Gesù che parla della vita di ogni uomo, e a maggior ragione di chi è dei suoi, cristiano, è detto per ciascuno di voi come un giorno per ciascuno di noi.
Gesù parla della vita come di una chiamata e a ciascuno il Signore della vita consegna un capitale da investire. Ad ognuno un bene che rende chi lo riceve "unico" ma non è da tenere per sé, è per il bene comune. Ad ognuno il suo Spirito per non rinchiudersi nel proprio "io", nell'utile o nell'interesse. È in gioco il bene di tutti. A chi una particolare intelligenza, a chi la generosità dell'amicizia, ad un altro la dote di essere capo, ad un altro ancora il gioco di squadra; a chi un cuore tenero, ad un altro un carattere forte e coraggioso…
La Cresima, essere come Cristo unti per una vita di sincerità, di libertà che si dona, di appartenenza a tutta l'umanità, segna l'inizio dell'investimento. Gesù dice che una buona percentuale fa del dare, del diventare, del crescere, del ripartire, del voler bene la ricchezza della vita da consegnare sicuramente anche se nessuno sa il giorno; uno però – e dunque la possibilità di fallire è reale – si scusa: "Ho avuto paura e ho nascosto il tuo talento". La risposta del Signore tenetela a mente: "Avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri". Chi è che non vi deruba ma gode della vostra crescita? Affidarsi anche per il futuro all'affetto di papà e mamma, alla comunità, al gruppo dove crescere perché siete importanti ed importante è ricevere. La scuola – credo! – e poi la vita stessa è investimento e crescita. Non chiudetevi a riccio con false timidezze! Aprite il vostro cuore, la vostra mente, la fatica del crescere perché il mondo sia più bello, buono, vero, giusto, santo per la vostra presenza. Non siate servi inutili ma uomini e donne liberi della paura, liberi di scegliere, liberi per una vita entusiasta.
Cari genitori e voi tutti adulti della comunità, a volte ci sembra di essere al buio, di non sapere neanche più quali siano i "sì" e i "no" da dire. Siamo confusi. Riascoltiamo le parole di San Paolo: "Ma voi, non siete nelle tenebre, infatti siete figli della luce e figli del giorno, noi non apparteniamo alla notte!". Il messaggio cristiano, nelle parole del Vangelo, nella sequela di Gesù non è roba da seppellire perché giudicata non moderna per il giorno d'oggi. Assicura una gerarchia di valori, pone delle priorità, dirada paure, apre ad orizzonti che con il vostro, il nostro esempio, la parola al momento giusto, la fiducia e la stima accordata generosamente, pongono anche per noi in questo giorno un nuovo inizio. Coraggio!
A voi ragazzi rivolgo, facendo mie le parole di Paolo: "Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri", cioè determinati!

15/11/20

Letture: Prv 31,10-13.19-20.30-31; Sal.127; 1 Ts 5,1-6; Mt 25,14-30


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don Ezio Stermieri
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