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8/12/20 - IMMACOLATA CONCEZIONE


Battesimo di Albert

È la Parola di Dio stessa che illumina quanto stiamo per vivere: un sacramento, il sacramento del Battesimo di Albert, perché la novità, la Grazia, lo Spirito trasmesso non è solo per l'interessato ma rinnova, in questo caso, tutti noi battezzati, immersi dunque nell'acqua che restituisce al nostro vero volto e del fuoco che ci fa portatori di luce per una via che ci riconduca là da dove tragicamente ci siamo allontanati.
Abbiamo sentito la nostra triste storia, cronaca dello spreco dell'unicità dell'uomo nel creato: la libertà. Posti al bivio, fin dall'origine, l'uomo e la donna, tentati subdolamente: "Non avrete più bisogno di Dio, voi stessi deciderete ciò che è bene e ciò che è male"… ci siamo trovati su un pendio verso quell'individualismo senza fine, quell'egoismo che, constatato che l'essere di carne, perso Dio all'orizzonte, vuol dire morte, ha scatenato e continua a suscitare inimicizia, gelosia, solitudine che conduce a vedere la vita come passione inutile.
Ma, e questo è un "ma" decisivo per il nostro destino, Dio è rimasto fedele. Ha promesso che al nostro "no" succederà un "sì", una donna, dice la scrittura, che sarà modello del progettare la vita, dove la libertà sarà porre il proprio sogno, desiderio, progetto nel sogno di Dio e diventare così portatori, costruttori, esempi che vivere con Dio non è rinuncia del proprio "io" ma la realizzazione piena. Quella donna si chiama Maria. Lei dunque Immacolata perché in Lei non c'è ombra di presunzione. Lei, Santa perché lo spazio, il tempo della sua vita diventa tempio in cui Dio prende dimora per radunare ogni uomo che nasce nel tempo perché sappia che è destinato alla vita eterna di Dio. Lei diventa anche modello, di più! Ci è lasciata come Madre nel gesto materno del prenderci per mano ed educarci, aiutarci a leggere la vita come occasione per un "sì" a Dio, al bene e un "no" alle vie promesse come autonomia e conducenti al deserto del fallimento di ogni affetto.
Abbiamo sentito Paolo come parla della vita battesimale, nostra e, se papà e mamma per primi saranno fedeli, del piccolo Albert. Siamo "benedetti". Dio dice bene di noi come suoi alleati; scelti uno per uno perché in ognuno c'è una traccia diversificata del suo Spirito; per essere come Maria: santi e immacolati; come Maria nella fretta della carità: recuperiamo un orizzonte, non di morte: predestinati ad essere suoi figli, in noi i cromosomi suoi, di vita salvata ed eterna; eredi – dice Paolo – e dunque gente che investe la vita nel bene e non è servile. Come Maria anche noi diventeremo, nella metamorfosi della vita nel tempo a quell'eterna: a lode della sua gloria.
Quale progetto, papà e mamma, vi sta davanti. A voi sarà data la luce con le parole sapienti: con il vostro amore, con il vostro esempio segnate voi stessi il cammino di Albert, come a suo tempo è stato per noi.

8/12/20

Letture: Gn 3,9-15.20; Sal. 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38


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don Ezio Stermieri
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