PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA - VIA PO, 45 - 10124 TORINO - TEL. 011 817 14 23

orario messe - orario confessioni - orario ufficio

HOME

30/1/22 - IV Domenica t.o. anno C


Con la narrazione ora ascoltata, Luca ci riporta agli esordi della missione di Gesù, là nella sinagoga di Nazaret, dove Gesù è cresciuto, conosciuto da tutti. Siamo riportati a quell'"oggi", in Lui si compie la promessa di Dio di un Vangelo annunciato ai poveri. Siamo riportati, come fin dalla prima comunità, al bivio di una scelta su chi è Gesù. Da una parte la meraviglia per le parole di Grazia che escono dalla sua bocca. Dall'altra, la scelta di sempre di far coincidere l'altro con la "a" maiuscola o minuscola con la propria soggettività condizionata dai pre-giudizi. Che cosa dice mai costui che non ha neanche studiato a Gerusalemme la torah ed è cresciuto nella bottega di suo padre carpentiere in legno. Dicono che a Cafarnao ha guarito molti. Ma si faccia curare Lui (oggi si direbbe: si metta in analisi!). Di più! Bestemmia: sostituisce il suo io a Dio, il suo operare all'azione di Dio e al suo essere unica salvezza.
Quando non ci si lascia incontrare dall'altro, quando l'altro non va oltre i confini del nostro giudizio è inevitabile che tutto finisca in tragedia tanto più che Gesù non arretra, ribadisce, rinfaccia il loro peccato perché, non solo in riferimento a Lui ma ad ogni volta che Dio è intervenuto mostrandosi salvezza, essi non hanno accettato che qualcosa potesse superare il loro comprendonio, oggi si direbbe: la ragione, la scienza misura di tutte le cose. Lo "sdegno" di allora e di oggi conduce al disfarsi di Gesù perché non è politicamente corretto, perché pone al centro dell'uomo quanto è marginale e pericoloso perché riporta l'uomo ad uno stadio retrogrado, all'uomo bisognoso di Dio. "Ma Egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino". Arriva fino a noi e continua ad interpellare il nostro "oggi" se lascia spazio all'"oggi" di Dio.
Già Geremia e tutti i profeti, quasi tutti uccisi, rivendicavano il diritto di Dio, la sua verità contro la supponenza di un'autosufficienza presuntuosa dell'uomo e della società. Ma Dio si fa garante: "Ti faranno guerra ma non ti vinceranno perché io sono con te". Non perché Dio sia contro l'uomo, solo smaschera coloro che per gelosia del proprio potere negano che uomo e Dio siano alleati e Dio sia portatore del Vangelo.
"Adesso noi vediamo in modo confuso", dice Paolo perché talora il bivio della scelta sembra portare confusione, dubbio, libertà assoluta di scelta ma se vince l'amore per l'uomo, la carità, non si può che mettersi a servizio del bene autentico quando l'oggi di Dio fa alleanza con il bene dell'umanità.

30/1/22

Letture: Ger 1,4-5.17-19; Sal 70; 1 Cor 12,31-13,13; Lc 4,21-30


Torna alla pagina iniziale
Visualizza tutte le omelie


don Ezio Stermieri
Le omelie