PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA - VIA PO, 45 - 10124 TORINO - TEL. 011 817 14 23

orario messe - orario confessioni - orario ufficio

HOME

22/5/22 - VI Domenica di Pasqua, anno C


Ancora una volta riflettiamo la nostra identità di Chiesa del Risorto nel libro dell'Apocalisse. La Chiesa che siamo noi è qualcosa di più di coloro che traggono dalla predicazione di Gesù il loro stare insieme, condividere valori o attività. "L'angelo mi mostrò, dall'alto, la città santa che scende dal Cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio".
Procedendo nella visione, Giovanni individua due elementi essenziali che ci costituiscono. Le mura che però non la richiudono in un perimetro. Le porte sono aperte per entrarvi e per uscire nella missione evangelizzatrice, in tutte le direzioni. Le mura hanno fondamenta: la fede, la testimonianza degli Apostoli inerente l'Agnello immolato e risorto, il Cristo. La città non ha bisogno di luci estranee: la sua lampada è l'Agnello.
Il pensiero va ai nostri prossimi cresimandi che con il Sacramento entreranno da protagonisti in questa Chiesa, in questo popolo portando ognuno il dono ricevuto con l'essere stati chiamati alla vita e, grazie allo Spirito di Gesù, diventeranno costruttori della nostra comunità, senza rimanervi impigliati. Entreranno per non inventarsi il modo di essere cristiani oggi e usciranno verso i luoghi della loro crescita umana con la novità che qui avranno condiviso, fatta sì di appuntamenti concreti, servizi, convivenza ma non per aggiungere cose a cose della loro vita ma per portare quello spirito che qualifica ogni dimensione della vita. Ce lo ricorda gli Atti degli apostoli perché fin dall'inizio alcuni stabilivano l'essere cristiani con delle pratiche come la circoncisione ma viene ricordato che non è il caso di imporre se non lo stretto necessario: non diventare idolatri (porre al posto di Dio quanto Dio non è e il rispetto degli altri non riducendoli a cose, interessi, strumenti). E, cosa non secondario: un cristianesimo che fa star bene. "State bene"! Realizzante e rasserenante la vita.
Gesù nel Vangelo ci assicura che in questo "diventare" cristiani non siamo soli. "Il Paraclito (colui che riunisce i dispersi, i soli e li consola aggregandoli alla Chiesa), lo Spirito Santo (che è lo Spirito del Risorto che caratterizza il cristiano come un non rassegnato) che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto".
È la Chiesa che il sacramento della Cresima edifica. Gente intelligente che non si affida al caso ma all'insegnamento del Vangelo. Gente che non è smemorata perché sa da chi è stata chiamata, radunata e conosce perfettamente il compito, come singoli e nel suo insieme: rendere conto della speranza che Gesù stesso ci ha posto nel cuore.

22/5/22

Letture: At 15,1-2.22-29; Sal 65; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29


Torna alla pagina iniziale
Visualizza tutte le omelie


don Ezio Stermieri
Le omelie