PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA - VIA PO, 45 - 10124 TORINO - TEL. 011 817 14 23

orario messe - orario confessioni - orario ufficio

HOME

2/7/17 - XIII Domenica t.o. anno A


Seguire Cristo nella quotidianità. È questo il programma di vita del cristiano. È Gesù stesso, nel Vangelo odierno, a stabilire le condizioni per chi nella vita vuol essere e diventare “apostolo”, testimone che anche in questo “oggi” è possibile vivere di Vangelo. Si tratta di stabilire una gerarchia delle cose, dei valori prioritari e, in definitiva, di porre i valori della vita – amare! – un riverbero di cerchi che, partendo dagli affetti più necessari, si estende a tutta la realtà della vita, nel “solo” che non muore ed eterna il nostro amore: “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me”. Si tratta di constatare che di noi rimarrà nella memoria, ma più ancora in Dio-Amore, quanto avremo donato, amato, speso. Chi vive solo (egoisticamente!) per se stesso, muore in se stesso; niente di lui è sostanziato di eternità.
Ancora. La vita del cristiano è accoglienza. Proprio perché il Verbo si è fatto carne, accogliere, condividere.. con il prossimo, solo perché è fatto di carne, è accogliere il Signore stesso. È nella Galilea, nella ordinarietà della vita che dobbiamo cercarlo e vederlo nella fisionomia del fratello. E poi? Sapere che niente va perduto davanti a Dio, giudice della nostra vita, neanche un bicchier d'acqua, il più piccolo gesto d'amore. “Non perderà la sua ricompensa”. Fa del bene fare del bene e rende capaci del Bene Assoluto: Dio stesso.
Abbiamo sentito come questi valori fossero già individuati e vissuti nella Prima Alleanza, nei suoi profeti, qui Eliseo. Ma i discepoli Gesù li chiama “profeti”, profezia di un mondo nuovo, rovesciato, anzi rimesso finalmente in piedi. “Non sapete – ci ricorda Paolo – che quanti sono stati battezzati sono stati radicati, inseriti nella sua morte, nel dono della sua vita?”. Ma se siamo morti con Lui al nostro egoismo, dobbiamo vivere di Lui e per Lui: “Consideratevi viventi per Dio in Cristo Gesù”. L'essere cristiani dunque non si esaurisce nell'oretta domenicale (se c'è tempo!) della Messa. Comincia di qui, dal Vangelo ascoltato. Qui organizza il percorso secondo le priorità messe di Gesù. Qui ritorna durante la settimana quando la tentazione di farsi le ragioni, di imporsi, si fa urgente, per trovare la forza della coerenza anche nelle difficoltà di ogni giorno. Qui ritorna per trovare misericordia ma anche per offrire e deporre nell'eternità dell'amore di Dio il tanto e/o il poco vissuto nel suo amore.

2/7/17

Letture: 2 Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42


Torna alla pagina iniziale
Visualizza tutte le omelie


don Ezio Stermieri
Le omelie