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15/8/18 - ASSUNZIONE DI MARIA


Nel bel mezzo delle ferie (o giorni) di agosto che segnavano la festa dopo il raccolto fin dall'antichità e che la cultura moderna vive come “esodo” dal lavoro, riposo prima della ripresa, la liturgia cristiana pone il suo motivo della festa. Non siamo al di dentro di una ciclicità che il tempo divora, andiamo verso un compimento che segna l'attracco della vita redenta da Cristo, il Risorto, festa eterna, riposo meritato, raccolto abbondante della vita. E perché non abbiamo a dubitare, la fede cristiana ci presenta il modello realizzato della chiamata di ogni credente: Maria, che entra nella gloria di Dio indicando a tutti la meta e la strada.
È proprio S. Paolo ai Corinzi che apre a questa verità sul perché siamo stati chiamati alla vita e, anche se ci siamo smarriti pensando che il morire sia il finire, Cristo risorto dai morti ci assicura la nostra risurrezione, quando l'“io” di ciascuno entrerà a far parte di quella Comunione dei Santi, uomini e donne che non hanno buttato via la vita e ognuno – dice l'Apostolo – al suo momento raggiungerà la pienezza, l'abbondanza della vita. Maria, con il suo “sì” pieno, decisivo perché Dio compisse questa salvezza per tutti, è stata la prima e così la sua esistenza, raccontata dai Vangeli, la sua “fretta” nella carità, il fare della sua esistenza un canto di lode, il rimanere fedele anche sotto la Croce, ci diventa modello, sorella e madre se come Giovanni l'accogliamo nella nostra casa. In Lei la Chiesa vede la donna dell'Apocalisse che fugge nel deserto per salvare il bimbo, il primo uomo “nuovo” di una progenie di fratelli salvati.
Grazie a Lei, conclude l'ultimo libro della Bibbia che è rivelazione di tutto il percorso di una umanità che ha cercato Dio e si è lasciata incontrare, ha concluso con Lui una alleanza, ha accolto Cristo il Redentore vivo e Maria ce lo ha donato: “L'ultimo nemico a essere annientato sarà la morte perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi”.

15/8/18

Letture: Ap 11,19;12,1-6.10; Sal 44; 1Cor 15,20-26; Lc 1,39-56


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don Ezio Stermieri
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